Le giornate d’autunno a Palermo hanno questo modo di comprimere e dilatare il tempo. Sul finire dell’estate si possono già sentire i primi acciacchi di una routine fitta e d’altra parte c’è ancora quell’alito fresco delle vacanze di cui abbiamo goduto o che pregustiamo dopo una lunga attesa. È la soglia tra sospensione e flusso, tra espansione e contrazione. Da questa soglia nasce il desiderio di Cartografie del Presente: un percorso di Mindfulness a Palermo. Il percorso è dedicato ad un piccolo gruppo di donne (max 8) e coniuga la mia formazione clinica-fenomenologica e di pratica femminile per ricominciare l’anno di travaglio emotivo con un kit di sostegno per la mente e per il corpo. Una mappa e una bussola per orientarsi senza imposizioni, ricominciando dall’ascolto di sé e dalla gentile compassione verso noi stesse.
Perché un percorso di Mindfulness adesso
Ogni giornata espone a flussi – notifiche, richieste relazionali, aspettative interiorizzate. Senza accorgercene lasciamo che sia l’urgenza altrui a dettare i nostri confini. La Mindfulness può essere una buona disciplina per riconiugare i tempi del nostro benessere e dei nostri desideri. Come vedremo, infatti, non si tratta di “svuotare la mente” o semplicemnente di “rilassarci”: è piuttosto un lavoro di riemersione di spazi possibili nella vita quotidiana. Si tratta di un percorso di pratica che, radicandosi nelle faccende ordinarie (lavare una tazza, chiudere una porta, ascoltare un respiro che non stiamo “aggiustando”), diventa per noi disponibile quando ne abbiamo maggiore bisogno, nel momento presente. Si tratta cioé di dilatare lo spazio differenziale tra reazione e risposta non come concetto astratto ma per imparare a riconoscere nel momento utile le nostre sensazioni e scegliere consapevolmente come agire (o non agire), senza esserne trascinata.
Cosa rende diverso questo percorso
Cartografie del Presente non replica un protocollo standardizzato: intreccia pratiche formali trasferibili, pratiche informali brevi e una prospettiva femminista situata che riconosce la fenomenonalità del corpo femminile non-identitario e vissuto Corpo, sesso e genere sono luoghi di esperienza autopercepita attraverso la gruppalità: da qui lasce l’esigenza di imparare a trovare “la giusta distanza”, a rigiocare gli spazi secondo le proprie disposizioni emotive. La metafora della mappa non prevede infatti un territorio già tracciato ma invita ciascuna a disegnare le proprie coordinate a partire dal riconoscimento di sé e la propria raffinata capacità di sentire: dove mi sto irrigidendo? dove accelero? dove posso ammorbidire il ritmo?
A chi è rivolto
Come ho detto più su, il percorso è stato elaborato attorno alla comune esperienza delle donne, sulle quali statisticamente ricade il 75% del lavoro di cura in Italia. Può succedere di sentirsi affaticate nel sostenere la continuità dell’attività fisica e mentale della prassi quotidiana. Ora, questa questione (lavoro di cura non retribuito, carico mentale, etc.) non è affatto sconosciuta al movimento delle donne (almeno dagli anni Sessanta): noi però, come si fa nella pratica di Autocoscienza, scegliamo di occuparcene a partire da sé stesse, ovvero dalla possibilità di interrogarci, di riconoscerci e di sostenerci a partire dalla pratica di Mindfulness in gruppo. Tornare al corpo, riconoscere la distanza tra fatti e pensieri, radicare gesti di auto‑gentilezza (non auto-indulgenza) sono buoni propositi che possono diventare esperienze pratiche disponibili. N.B. non serve aver meditato prima: serve curiosità e disponibilità ad osservare senza immediatamente correggere. Il gruppo (4–10 partecipanti) tutela intimità e reciprocità: uno spazio sicuro, non performativo.
Cosa porterai con te
Non “risultati” da esibire, ma tecniche di sostegno emotivo:
- Riconoscere segnali precoci di reazione (tensione, accelerazione mentale, contrazione emotiva).
- Ritornare a sé con pratiche di micro-ancoraggi (5 sensi, respiro, contatto).
- Dare nome ai pattern di pensiero senza fonderti con essi.
- Accogliere le emozioni come messaggere, non come invasione.
- Coltivare confini relazionali e ascolto che non cancellino te.
- Nutrirti attraverso gesti di auto‑compassione non indulgenti ma regolativi.
- Disegnare una “mappa personale” da proseguire oltre le 7 settimane.
Struttura dei 7 incontri
- Tornare a casa: il corpo – il corpo come coordinate iniziali.
- Il respiro come àncora – un ritmo disponibile, neutro.
- Paesaggio dei pensieri – osservare il flusso senza inseguirlo.
- Sostare nelle emozioni – accogliere la messaggera prima dell’azione.
- Confini relazionali – ascolto e distanza vitale.
- Coltivarsi gentilmente – auto‑compassione come pratica trasformativa.
- Integrare e mappare – autonomia guidata e commitment personale.
Primo incontro 90 minuti (18:00–19:30). Successivi 75 minuti (18:00–19:15).
Metodologia e approccio
Con questo percorso intendo offrire struttura, non prescrizione: le pratiche formali (body scan, respiro, apertura, suoni, metta) sono brevi per facilitare la loro integrazione nel quotidiano. Le pratiche informali operano come micro-cartografie: intervalli di 30–180 secondi che sospendono il flusso e fanno spazio al possibile. Le dispense e le tracce audio (mia voce) sostengono la continuità alla pratica. La mia formazione fenomenologica non punta alla decostruzione “intellettuale” ma invita a riconoscere prima di interpretare, a sospendere (epoché in azione) giudizi rapidi e quindi a riappropriarti dell’esperienza diretta.
Materiali inclusi
- Tracce audio (7) delle pratiche principali.
- Diario di bordo con dispense riepilogative post incontro (concetti chiave, istruzioni, pratica di esplorazione autonoma settimanale).
- Worksheet finale: “Mappa personale” con ancoraggi preferiti, segnali precoci, gesti di nutrimento.
- Possibilità di un breve follow-up individuale dopo un mese.
Date, luogo, posti disponibili
Ciclo autunnale (sono 7 mercoledì consecutivi sempre alle ore 18):
Ottobre: 15, 22, 29;
Novembre: mercoledì 5, 12, 19, 26 (verifica adesso il tuo calendario).
Quartiere San Lorenzo – Palermo (indirizzo preciso inviato alla conferma).
Posti limitati: min. 4, max 8 (solo donne).
Costi e sconti
Quota intera (€): 220.
Sconto Early Bird (€): -20 se ti iscrivi entro la mezzanotte del giorno 8 Ottobre.
Sconto Continuità (€): -20, se hai partecipato al mio ultimo laboratorio (“BookAut. Le visionarie“).
Sconti Cumulabili (€): quota minima 180.
Pagamento tramite bonifico (rateizzazione in due tranche possibile su richiesta).
Come iscriversi
- Compila il modulo qui (se è attivo vuol dire che c’è ancora posto).
- Riceverai l’email di conferma: il posto è tuo.
Se desideri un chiarimento rapido prima di iscriverti, puoi scrivermi direttamente su WhatsApp.
Patto d’aula
Riservatezza, puntualità, ascolto rispettoso, nessuna condivisione esterna delle esperienze altrui. In caso di assenza riceverai materiali e tracce, ma la natura esperienziale rende impossibile “recuperare” integralmente la dinamica dal vivo. Versione completa consegnata in presenza.
FAQ (Domande frequenti)
È adatto se non ho mai meditato?
Sì. Lavoro con pratiche introdotte gradualmente; non è richiesta esperienza pregressa.
Cosa succede se salto un incontro?
Riceverai la relativa traccia audio della pratica formale e avrai sempre con te il tuo diario di bordo con la pratica (informale) di esplorazione autonoma della settimana. Se lo vorrai, potrai inoltre incontrarmi 15 minuti prima della sessione successiva per verificare la coesione al gruppo.
Devo portare il tappetino?
Preferibile portare il tuo tappetino o un cuscino che conosci; ho comunque sedie e alcuni supporti. Abbigliamento comodo, a strati.
Il percorso sostituisce una consulenza psicologica?
No. È uno spazio di educazione alla consapevolezza e autoregolazione. Non sostituisce interventi clinici individuali. Per condizioni specifiche (disturbi severi dell’umore, traumi acuti non trattati) ti invito a contattarmi prima, ti rimanderò ad un/a psicoterapeuta.
Ci sarà un follow-up?
Sì, è possibile concordare un incontro di follow-up (individuale o breve cerchio, online o in presenza) a circa un mese per condividere come la mappa personale sta vivendo. Informazioni date nell’ultima settimana.
Nota etica e clinica
La mindfulness qui non è strumento di auto‑ottimizzazione performativa; è pratica di presenza situata, che riconosce limiti e ritmi. Non vengono promesse soluzioni rapide allo stress o all’ansia: offre strumenti di risposta consapevole. In caso di condizioni cliniche in corso, resta fondamentale il confronto con la tua professionista di riferimento.
Iscriviti
Se senti che è il momento di tracciare una mappa tua, non perfetta ma viva, puoi verificare e riservare ora uno dei posti disponibili a questo modulo. Se hai bisogno di ulteriori info, puoi scrivermi su WhatsApp.
Quale sarebbe oggi la prima domanda che faresti alla tua Cartografia del presente?
Se vuoi vedere altri gruppi che mi hanno vista coinvolta puoi andare qui: https://robertacordaro.it/servizi/gruppi/
